mercoledì 2 novembre 2011

Domande.

   Certi giorni pensi a tutto quello che ti sta capitando. Pensi soprattutto quando hai un periodo che non va, una serie di cose che proprio non vanno per il verso giusto e che vengono giù una dietro l'altra. Così pensi, pensi a quello che ti è capitato, quello che ti sta capitando, non tanto a quello che ti potrebbe capitare, e tra un boccone e l'altro di un pranzo veloce senza fame ti chiedi come mai ti stia capitando tutto questo.


   Come mai proprio oggi? Come mai tutto questo? Come mai proprio a me? Come mai non ho fame e sto mangiando come se ne avessi tantissima? Come mai non riesco più a ricordarmi cosa devo fare? Perchè?


   Soprattutto uno si chiede il perchè, il perchè di tutto questo. Cos'è che ha spinto tutto questo, qual'è lo scopo di ogni singolo istante di tutto questo e di tutto quello che è successo. Credo che sia proprio per questo che sono nate le religioni. Tradizioni ancestrali, racconti di gente che sicuramente aveva i nostri stessi problemi e che ha trovato la soluzione nella speranza in Dio e tutto il resto.


   Così sono tutte prove di Dio, messe da Dio stesso per farci capire quello che siamo e quello che non siamo, e quello che dovremmo essere, e cosa ci manca, e cosa non ci manca e tutto quello che dobbiamo fare? E che dobbiamo fare quello che dobbiamo fare perchè così avremo la grazia divina altrimenti bruciamo nelle fiamme dell'inferno? Oppure che tutto questo è una punizione divina e per togliercela di dosso dobbiamo bruciare 5 vacche bianche sulla collina dove il prato è più verde in un giorno di Sole che splende di luce buia?


   Che sia la Torah, la Bibbia, il Vangelo, il Kamasutra, la verità, l'unica verità è che non esistono prove certe. Che non puoi vedere nè Dio nè niente con i tuoi occhi e con la tua esperienza e non ha senso darlo per scontato.


   La risposta a qualunque domanda è che non ci sono risposte certe. La risposta al senso della vita è che non esiste il senso, unico e universale delle cose, la legge matematica che ti potrà dire qual'è il tuo destino e dove sia il bagno. La risposta è che non lo puoi sapere. E' inutile che te lo chiedi, o meglio, è inutile pretendere di trovare una risposta per tutto tutto quanto perchè non la troverai. E proprio quando crederai di averla trovata, crollerà tutto come un castello di carte e non riuscirai a dormire per le 3 settimane seguenti.

   Perchè non si accetta quello che si riceve? Perchè non si è sereni di fronte alle difficoltà e a tutto quello che ci presenta la vita? Perchè da una ricerca ci si aspetta per forza un risultato esauriente, esatto e preciso come un punto esclamativo?


   Per favore, per una volta, accettate il mistero. Chiedetevi tutto quello che volete, ricercate, ma se non ce la fate a darvi una risposta sensata, accettate il mistero e vivete con tutto quello che avete. Che alla fine, bene o male, passa tutto quanto.

   Anche se, forse forse, tutto questo è perchè proprio una settimana fa sono passato di proposito sotto una scala.

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