sabato 3 gennaio 2015

Tracce.

     Mi capita di chiedermi cosa sarà di tutto quando andrò via, quando avrò una casa tutta mia e il potere di prescrivere OKi in un qualunque posto della terra. Cosa sarà di questo posto, del mio vicino di casa, di quello di sotto che ha il cane, di quell'altro della fisarmonica, di quelli che ogni anno a capodanno spendono tutti insieme più soldi per i botti che per il cenone. Mi piacerebbe, a volte, avere una specie di telecamera che mi potesse consentire di saperlo. Non per stalking o voyeurismo, la osserverei solo di tanto in tanto, una volta ogni due anni, solo per vedere quanto cambia il paese intorno alla mia casa.

     In ogni posto in cui andiamo lasciamo un'impronta, ma la nostra impronta non sarà mai così profonda come quella che il posto stesso lascia dentro di noi. Anche i dettagli più insignificanti, anche le cose più fastidiose e più infime come il motivo del mattonato di granito delle scale di casa e il tappeto all'ingresso del portone che ha visto tutti gli esecutivi di Berlusconi, quello di Monti e quello di Renzi, anche quelle cose lasciano in noi un'impronta profondissima. Anzi, di solito è di quei dettagli che si ha più nostalgia.

     Non è un caso, infatti, se quando qualcuno va via da una casa, perchè muore oppure perchè si trasferisce, ci si mette molto poco a far sparire ogni traccia della sua permanenza in quel posto. Basta spostare un libro da come lo aveva poggiato lui, buttare una carta su cui c'era la sua grafia, oppure prendere qualcosa che ha usato lui e riporla in un altro posto. Nello stesso istante in cui si cambia qualcosa, la traccia della persona che l'aveva lasciata dov'era viene cancellata indelebilmente. E' passato, non tornerà più.

     Una volta abbandonato un posto, le nostre tracce dentro di esso si cancellano molto facilmente; le tracce che gli altri e il mondo lasciano dentro di noi, invece, sono molto più difficili da cancellare. Anche per quelle, però, basta un soffio, un soffio e non esistono più.

     Un soffio e non ci siamo più neanche noi.