martedì 6 dicembre 2011

Coltelli.

  La differenza tra l'ultimo anno del liceo e i 4 anni di liceo prima dell'ultimo è che, se fai qualche stronzata o qualche leggerezza come un'assenza collettiva, nei primi 4 anni i professori ti cazziano e dicono che sei uno scioperato, all'ultimo anno sei in qualche modo giustificato. "Ah, vabbè, è all'ultimo anno...". Un'altra differenza sono le ore di orientamento a cui ogni studente ha diritto.


  In sostanza, se un giorno hai voglia di darti una ripassata, puoi andare dove vuoi, basta che porti un certificato di partecipazione ad un incontro sull'orientamento per la scelta universitaria e nessuno avrà niente da ridire. Tutto questo giochino per un massimo di 15 (quindici) ore di assenza. Ovviamente, se uno è una persona seria, userà queste ore per qualcosa di utile e veramente produttivo. Io ci provo, nonostante non abbia bisogno di un granchè di orientamento. Infatti, l'altro giorno ho incontrato con i miei compagni di classe uno strano tipo di cui non vi posso dire il nome.


  Tale tipo, giovane e in giacca e cravatta, presentava un progetto (di cui non posso fare il nome) per stimolare i giovani allo studio di tecniche di memorizzazione straordinarie e fantastiche che possono farti studiare le cose in poco tempo, e anche darti la laurea senza troppi intoppi nello studio, con bacio accademico, caffè con il professore e cenetta con l'assistente del professore.


  Quante volte abbiamo sprecato tempo a studiare pallose pagine di filosofia, di storia e di latino, sognando di poter finire in un istante? Quante volte avremmo voluto avere più tempo a pomeriggio per vedere un filmetto/uscire con la fidanzata/farci una doccia? Ebbene, lui sapeva come fare a realizzare tutto questo.


  Per dimostrare le sue doti taumaturgiche, dopo una bella presentazione, dimostra di saper imparare a memoria in 25 secondi e 10 decimi (ne sono sicuro, l'ho cronometrato io) una serie di cifre utilizzando un metodo inventato da Leibniz. Notevole, davvero notevole, sono rimasto sbalordito.


  Poi, con aria da Yes Man, ha fatto imparare anche a noi una serie di parole senza senso utilizzando un metodo assurdo. Ci ha costruito sopra una storia stupidissima e ce l'ha recitata ad alta voce, mentre stavamo tutti ad occhi chiusi ad ascoltarlo raccontare. Ed era incredibile, un momento dopo le sapevo tutte a memoria. E se adesso me le chiedete, io ve le so dire tutte in ordine, anche a più o meno 2 settimane di distanza, ve lo giuro.


  Finiti i fenomeni da baraccone, di colpo è diventato più serio e ha sfoderato la sua arma segreta e le sue vere intenzioni. Telecomandino per I-netbook alla mano, caccia tabelloni e grafici a torta e lingue di gatto, tutti colorati, in cui si mettevano a confronto le caratteristiche degli studenti italiani con quelli dell'Unione Europea.


  In sostanza, ha detto che gli italiani sono scioperati di loro, che pochi ragazzi dopo la scuola continuano gli studi, che di questi solo pochissimi si laureano senza problemi e che la restante parte si laurea fuori corso. Tutti i pochissimi sono geni, noi probabilmente non siamo dei geni, dunque usciremo tutti fuori corso. Però, se seguiamo un corso tenuto da lui ad un modico prezzo non meglio precisato, allora possiamo laurearci coi suoi giochi di prestigio, in poco tempo e senza problemi di fuori corso. E soprattutto ci prepariamo l'interrogazione su Hegel in mezz'ora.


  Perchè noi giovani utilizziamo i soldi solo per le Hogan e per le cose stupide, per i film di De Sica e per le caramelle di Lupo Alberto (anche se a me fanno schifo), quindi, una volta tanto, dovremmo dare i soldi a lui per farci insegnare ad imparare le cose a memoria e a cuocere gli spaghetti con l'imposizione delle mani. Sennò andremo tutti a laurearci fuori corso e a vivere con i procioni.


  In sostanza, ha fatto dimostrazioni sicuramente efficaci di metodi davvero funzionanti (posso dirlo io stesso) per poter ridurre un po' di tempo dedicato allo studio, utilizzando però la classica tecnica delle televendite.


  Pensa alla televendita coltelli miracolosi. Quante volte abbiamo provato a tagliare il pane? Il pesce? La carne? Quante volte abbiamo fatto a brandelli tutte queste cose con i tradizionali coltelli da cucina (immagini in bianco e nero di cibo maciullato da coltelli tradizionali). Ma la soluzione è proprio lì. Basta chiamare per prenotare subito i coltelli delle meraviglie, per fare fette perfette, di qualunque cosa (immagini felici di persone felici che si mettono a giornata ad affettare qualunque cosa gli capiti sotto mano). E il prezzo è pure basso. Basta chiamare, chiamare e prenotare, prenotare il più facile accesso alla felicità.


  Lo schema è sempre quello. Prima di tutto, presentare un problema comune a tutti. Poi, presentarne tutti gli svantaggi. Aumentare il problema, instillare preoccupazione, far sentire quasi in colpa. Poi, punto forte, presentarsi con una soluzione, qualcosa di miracoloso che solo eccezionalmente, solo per noi costa pochissimo. Perchè altrimenti saremo tristi, altrimenti continueremo a vivere e a comportarci nella mediocrità.


  Ecco, qualunque sia l'intenzione di una persona, qualunque sia la qualità del prodotto che sta presentando, ecco, se la mette in questo modo, io non mi fido. Se fa tutto questo per manipolare magari qualcuno che a scuola non va molto bene, che vorrebbe andare meglio ma non ce la fa nonostante tutti gli sforzi, che è stressato e che si sente in colpa, una persona di questo genere non ha bisogno nemmeno della laurea per fare una cosa così. Lui era laureato, lui magari aveva buone credenziali, buoni propositi, un buon metodo e cose buone. Ma a mio parere questo è decisamente gioco sporco.


  Io stesso sono stato molto scettico fin dall'inizio ma, anche rendendomi conto di questo meccanismo, le sue parole erano entrate così tanto nella mia mente che, mentre studiavo per il giorno dopo, me lo sentivo dire: "ma è tutto inutile...la soluzione sono io.", "ti dimenticherai tutto, andrai male, col mio metodo prendi tutti 10...", "ti prenderai la laurea fuori corso, non ce la farai...", e mi distraevo, e mi veniva la rabbia perchè sapevo che non poteva essere vero e perchè mi sentivo manipolato.


  Poi ho trovato la soluzione. Poi mi sono messo a pensare, "ma i miei genitori come hanno fatto a laurearsi tutti e due senza uscire fuori corso e tutti e due senza il suo miracolo?". E così la soluzione, l'unico vero prodotto per la felicità: tutti i grandi, o comunque buona parte, io ne sono sicuro, ce l'hanno fatta senza di lui. Sono assolutamente convinto che in questi casi basta solo un po' di buona volontà, solo un po' di grinta e si possono cambiare tantissime cose. Senza nemmeno spendere soldi, ognuno di noi può farcela da solo, può trovare tutto dentro di sé, anche il più sfiduciato e il più depresso. Tutti quanti abbiamo i mezzi per potercela fare, basta solo saperli trovare.


  Tutti quanti possiamo essere felici, anche se abbiamo dei coltelli di merda.

sabato 3 dicembre 2011

Adolescenza.

  Dopo un notevolissimo e profondo calo di ispirazione, spinto da un mio ex compagno delle medie, mi sono messo alla prova cercando di scrivere un testo per una canzone.

  E' successo che ieri sera mi sono messo e mi è uscita fuori questa cosa in un quarto d'ora, tutto di getto. Sento che è una canzone rock, le note non ce l'ho (e non ce n'avrò visto che non me ne intendo), ma le dita e la penna si. 

  Chiedo scusa a tutti i miei lettori, fissi e non, costanti e passeggeri, ma quando non ho ispirazione mi escono mezze schifezze, tipo gli articoli di tv sorrisi e canzoni. Niente contro tv sorrisi e canzoni. Anzi si, tutto contro quel giornale di merda.

  Un ringraziamento speciale a Francesco, grazie al quale mi è uscita questa roba/ccia. Giudicate liberamente.

ADOLESCENZA di UnClown.
Sapevi cosa avrebbe comportato
Quel desiderio di una scelta liberata
Troppo giovane per capire,
troppo giovane per decidere di sorridere.

Incazzato col mondo ed una società
Che non rispecchia la tua vera identità
Troppa moda, troppe scelte già fatte
Tu volevi soltanto liberare la tua rabbia.

R. Adolescenza
Pulsante e profumata, grondante di sangue
E di una tempesta non ancora cominciata,
giovane ribelle, giovane arrabbiato
il tuo fiore è vivo prima ancora di essere nato.

Nella tua grondante lucida confusione
Decidevi di fare ogni cosa fuori dalla convenzione
Troppa moda del ribelle, troppa trasgressione
L’ordine e l’obbedienza sono la tua ribellione.

E bruciavi ogni istante, ogni momento,
di rabbia e sudore, un gabbiano controvento
e ogni cosa da te si allontanava,
come la riva da una nave che non si può fermare.

R. Adolescenza
Pulsante e profumata, grondante di sangue
E di una tempesta non ancora cominciata,
giovane ribelle, giovane arrabbiato
il tuo fiore è vivo prima ancora di essere nato.


Cambi idea proprio sul più bello,
troppa rabbia non fa mai del bene
la tua testa però non hai cambiato,
la tua testa fumante hai solo rinfrescato.

Misto tra forza, aria ed un respiro
Quando quella pioggia fresca ti bagnava il viso
Correvi forte ed eri già cresciuto
Tra due braccia forti che ti avevano abbracciato.

R. Adolescenza
Pulsante e profumata, grondante di sangue
E di una tempesta non ancora cominciata,
giovane ribelle, giovane arrabbiato
il tuo fiore è vivo prima ancora di essere nato.


Adolescente, dopo tanta rabbia sei cambiato
Ti è bastato poco, solo un po’ di sfogo
E ritrovare quella cosa che avevi dimenticato
Sulle labbra un sorriso e vaffanculo il resto.