lunedì 7 novembre 2011

Scelte.

   Ogni bravo adolescente sa che la sua vita da adolescente lo metterà di fronte a delle scelte, scelte che non potrà evitare, scelte che lo segneranno nella sua vita. Come la scelta della scuola media, o la scelta della scuola superiore, anche se poi l'ultimo anno di scuola si accorgerà che in fondo erano solo scelte poco difficili da fare.


   Però, dopo la scelta della scuola media, ogni adolescente si accorge che dopotutto scegliere non è male. Scegliere è roba da grandi, scegliere significa essere autonomi. Così si diventa ribelli per scelta, si fuma per scelta, si corre per scelta, si fa sport per scelta e, perchè no, si studia per scelta. Anche se la sua vita da adolescente gli farà considerare ogni scelta come drammatica e traumatica, fa tutto parte del gioco dei grandi, del fare finta di essere grandi e di aver voglia di crescere.


   Si, gli adolescenti fanno tante scelte. Vaniglia o cacao. Margherita o würstel e patatine. Fragola o limone. Con l'aggiunta o senza. Anche se quest'ultima è una scelta evitabile. Ma ogni adolescente, come tutti gli adolescenti, si cerca la scelta. Cerca di trovare ogni possibilità di scegliere, di avere la situazione in mano, di avere il potere di farlo, il potere di scegliere.


   E i genitori li lasciano fare, i genitori spesso non se ne accorgono veramente, anche perchè spesso queste sono solo scelte innocue, non c'è niente di male nel farle e nel cercarsele. Anche se poi gli adolescenti si ritrovano in certe condizioni, in certe situazioni in cui non sanno scegliere, da grandi davvero.


   Il fatto è che per imparare a scegliere, nella vita di ognuno di noi ci dev'essere per forza un periodo in cui non si ha scelta. Un periodo in cui non puoi scegliere, un periodo in cui anche se piangi qualche volta la mamma il giocattolo non te lo compra. E anche se piangi, anche se lo vorresti, giocare con i giocattoli che hai già non è poi così male. Questo periodo esiste, si chiama infanzia. Il problema è che l'infanzia si è ridotta di molto ultimamente, ormai si è grandi subito, ormai si sceglie subito tutto quanto, anche senza avere idea, anche senza sapere o immaginare assolutamente nulla.


   Il fatto è che quando poi l'infanzia finisce davvero, quando ti rendi conto che non hai più possibilità di non avere scelta e iniziano davvero le scelte obbligate, quelle serie che devi fare tu e solo tu, allora ti manca. Allora ti chiedi come mai volevi crescere così in fretta, come mai avevi tanta fretta di diventare grande. E ti chiedi perchè l'hai fatto, perchè l'hai pensato, perchè non sei stato soltanto un po' più pigro.


   E mentre lo fai ti accorgi che sono le 22 e 02 e hai sprecato mezzo pomeriggio e mezza serata a pensare.

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